top of page

5 Settembre 1977

  • Immagine del redattore: Alberto Alpi
    Alberto Alpi
  • 21 nov 2017
  • Tempo di lettura: 4 min

Il cielo notturno non è solo un'esperienza ludica, un passatempo, una cultura fine a sé stessa.

Le stelle sono la più profonda forma di formazione umana.

Trovarsi di fronte ad una pressoché sterminata distesa di puntini luminosi, pianeti, stelle, nebulose, galassie, cluster stellari non è semplice. Non è semplice vivere sapendo che si è niente, un briciolo del nulla che significa la terra per il sistema solare.

Un sistema solare di diametro circa 10 miliardi (10.000.000.000) di chilometri. Che poi non si parla nemmeno di questi ridicoli 10 miliardi, noi viviamo in un sistema solare, un sistema solare sui possibili 200 milioni della nostra galassia. Riassumendo, per familiarizzare coi numeri, se costruissimo un modellino in scala della Via Lattea otterremo una galassia di 130 chilometri (per intenderci la distanza tra Parma e Firenze), ecco, beh, il sistema solare occuperebbe circa 2 millimetri. 2 millimetri stanno a 10 miliardi di chilometri come X sta a 1 metro e 65 (la mia altezza).

Capirete da voi di che grandezze stiamo parlando.

Stupendo eh?

Non è tutto, fino ad adesso ho citato una galassia, la Via Lattea, la nostra, ecco che arrivo al dunque. Nell'universo osservabile si stima ci siano dai 300 ai 500 milioni di galassie; ignorando il fatto che la nostra non è la più piccola né la più grande dell'universo, vi lascio fare il conto di quanto possa essere insignificante la nostra terra, la nostra realtà di fronte all'universo.

Per semplificare, Gayle Laakmann McDowell, ingegnere del software per Microsoft, Google e Apple, ha proposto delle similitudini per comprendere gli ordini di grandezza.

“ Se aveste solo 1 $ in tasca, sareste molto più vicini al patrimonio totale netto di Bill Gates (50 miliardi di dollari) che al numero totale delle galassie. Oppure, se vi mettete a dieta e perdete 5kg, la vostra perdita di peso ha influito più sul peso totale della popolazione mondiale (la somma del peso di tutti), rispetto al numero totale delle galassie! ”

Carl Sagan, nel suo libro scrisse:

" Da questo distante punto di osservazione, la Terra può non sembrare di particolare interesse. Ma per noi, è diverso. Guardate ancora quel puntino. È qui. È casa. È noi. Su di esso, tutti coloro che amate, tutti coloro che conoscete, tutti coloro di cui avete mai sentito parlare, ogni essere umano che sia mai esistito, hanno vissuto la propria vita. L'insieme delle nostre gioie e dolori, migliaia di religioni, ideologie e dottrine economiche, così sicure di sé, ogni cacciatore e raccoglitore, ogni eroe e codardo, ogni creatore e distruttore di civiltà, ogni re e plebeo, ogni giovane coppia innamorata, ogni madre e padre, figlio speranzoso, inventore ed esploratore, ogni predicatore di moralità, ogni politico corrotto, ogni "superstar", ogni "comandante supremo", ogni santo e peccatore nella storia della nostra specie è vissuto lì, su un minuscolo granello di polvere sospeso in un raggio di sole. La Terra è un piccolissimo palco in una vasta arena cosmica. Pensate ai fiumi di sangue versati da tutti quei generali e imperatori affinché, nella gloria e nel trionfo, potessero diventare per un momento padroni di una frazione di un puntino. Pensate alle crudeltà senza fine inflitte dagli abitanti di un angolo di questo pixel agli abitanti scarsamente distinguibili di qualche altro angolo, quanto frequenti le incomprensioni, quanto smaniosi di uccidersi a vicenda, quanto fervente il loro odio. Le nostre ostentazioni, la nostra immaginaria autostima, l'illusione che noi si abbia una qualche posizione privilegiata nell'Universo, sono messe in discussione da questo punto di luce pallida. Il nostro pianeta è un granellino solitario nel grande, avvolgente buio cosmico. Nella nostra oscurità, in tutta questa vastità, non c'è alcuna indicazione che possa giungere aiuto da qualche altra parte per salvarci da noi stessi. La Terra è l'unico mondo conosciuto che possa ospitare la vita. Non c'è altro posto, per lo meno nel futuro prossimo, dove la nostra specie possa migrare. Visitare, sì. Colonizzare, non ancora. Che ci piaccia o meno, per il momento la Terra è dove ci giochiamo le nostre carte. È stato detto che l'astronomia è un'esperienza di umiltà e che forma il carattere. Non c'è forse migliore dimostrazione della follia delle vanità umane che questa distante immagine del nostro minuscolo mondo. Per me, sottolinea la nostra responsabilità di occuparci più gentilmente l'uno dell'altro, e di preservare e proteggere il pallido punto blu, l'unica casa che abbiamo mai conosciuto. "

Questo spettacolo che abbiamo di fronte ogni giorno ed ogni notte andrebbe valorizzato di più; oggi si vive nella megalomania, nel continuo ed esasperato tentativo di scalare la società, di mettersi in mostra sugli altri, di spiccare, di vincere. Avete presente le gare di corsa alle olimpiadi? Quando i corridori arrivano al traguardo slanciando il busto in avanti per guadagnare qualche decimo di secondo ed arrivare prima degli altri? Beh, immaginatevi una scena simile, dopo 10 metri, in una corsa lunga 100 chilometri.

Fa un po' ridere, no?

Quello che reputiamo reale, vero ed inalienabile svanisce di fronte all'immensità dell'universo. Tutti i nostri valori, le nostre promesse, i nostri amori e dispiaceri cadono rivelandosi capricci e piccolezze degne di davvero poca attenzione. La consapevolezza è sempre stata un peso con cui convivere ma il pensiero occidentale è arrivato al concepimento del nichilismo solo nel tardo '800. Ora che siamo nel 2017, dove tutti giocano a fare gli open-minded, i legalizzatori e gli opinionisti dell'ultimo minuto, per onestà intellettuale, non sarebbe meglio posare lo scettro di cartone e brillantini che vi siete costruiti da soli e sedervi, fare un bel respiro e godervi questa vita senza continuare ad ostentare con tutta questa sicurezza la maestosità della nullità umana?

Ci giochiamo tutta la nostra esistenza in un battito di ciglia, sicuri che stiamo giocando secondo il giusto criterio?

Comentarios


bottom of page